Parasite (2019)

Regia: Bong Joon-ho

Titolo originale: Gisaengchung
Nazionalità: Sud Corea
Anno di uscita: 2019
Genere: thriller/drammatico/commedia
Durata: 132’

TRAILER
SCHEDA IMDB

Cast (Attori principali)
Song Kang-ho, Lee Sun-kyun, Cho Yeo-jeong, Choi Woo-shik, Park So-dam, Lee Jung-eun, Park Myeong-hoon, Chang Hyae-jin, Jung Ziso, Jung Hyeon-jun, Park Seo-joon

Cast Tecnico
Soggetto, Sceneggiatura (con Han Ji-won) e Regia:
Bong Joon-ho Fotografia: Hong Kyung-pyo Montaggio: Yang Jin-mo Musica: Jung Jae-il

Produzione: Barusun E&A
Distribuzione Italiana: Academy Two
Data di uscita: 7 novembre 2019 (cinema)

Intreccio e personaggi

La famiglia Kim (protagonista), povera, precaria, residente nella periferia proletaria di Seul e composta dai genitori e da due figli, un maschio in età universitaria e una femmina adolescente, s’insinua nella casa dei Park (protagonista), una famiglia ricca, residente in una villa sontuosa su più piani, composta specularmente dai medesimi membri dei Kim. La strategia di “infiltrazione” dei Kim nei confronti dei Park nasce da un’esigenza economica e si manifesta attraverso l’assunzione del figlio (punto di vista) come tutor di inglese per la figlia Park. Gradualmente i restanti famigliari trovano il modo di farsi egualmente assumere nella villa utilizzando stratagemmi non sempre eticamente leciti. Una volta insediata, la famiglia Kim scopre dei segreti che fanno riemergere un sorprendente rimosso capace di far esplodere il passato, il presente e il futuro.

Temi

Diversi sono i temi messi in campo da Parasite, a partire dalla polarizzazione e  dalla specularità (tema del Doppio/Opposto) ad ogni livello del racconto: individuale, famigliare, architettonico/urbanistico ed infine nazionale, considerando che la Corea stessa è un Paese diviso in due. Attraverso tali istanze Bong riesce ad affrontare tematiche radicate nell’esistenza umana su base universale (le relazioni famigliari, sentimentali, la fiducia, la ricerca di identità, il sogno di una vita migliore,  la discriminazione, il trauma, la paura, la menzogna, il rimosso, la coscienza e la colpa) e contestualmente nella situazione contemporanea, certamente geolocalizzata sulle Coree, ma altrettanto aperta a problematiche del nostro tempo dove gli spazi sono virtualmente connessi ed omologati  (le profonde lacerazioni e il crescente divario socio/economici, le nuove modalità di scalata sociale, le emergenze ambientali dovute al riscaldamento climatico, lo spreco capitalistico, l’uso del digitale e della rete a scopo occupazionale, le nuove forme di lavoro, la conformazione urbanistica, la gentrificazione). Ultimo ma non in termini di rilevanza, è anche il tema dell’opposizione tra il visibile e l’invisibile.

Linguaggio

Parasite sviluppa una narrazione cinematografica letteralmente “architettata” sull’uso del Doppio, del Verticale e del rapporto Visibile/Invisibile quali istanze paradigmatiche (fisiche e metaforiche) su cui intessere la mescolanza dei tre generi che fanno da registro al testo, rispettivamente: commedia, thriller e drammatico.
In tal senso il film di Bong Joon-ho presuppone, come si diceva, un Doppio/Opposto per ogni personaggio protagonista membro delle famiglie Kim e Park, per le rispettive case, per le aree di Seul in cui si trovano le residenze ed infine per le due Coree i cui rimandi mettono in gioco la tematica sopra citata dell’opposizione tra visibile e invisibile: il benestante e “accomodante” Sud occupa lo spazio del visibile, il povero  e “scomodo” Nord quello nascosto nelle cantine del rimosso all’interno di villa Park. E’ nel punto di vista offerto al figlio della famiglia Kim che il processo di salita/discesa della scalinata diventa il cuore della narrazione ma anche della cesura di tono del film, ovvero la sua mutazione da commedia (la salita) in thriller e poi in dramma (discesa). Con inquadrature spesso centrate e minimi movimenti di macchina in cui prevalgono comunque quelli in verticale, Bong usa in Parasite lo spiazzamento linguistico come cifra stilistica, (di)mostrando l’utilizzo esemplare nell’avvicendamento dei generi.

Scheda didattica redatta da ANNA MARIA PASETTI

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