L’età giovane (2019)

Regia: Jean-Pierre & Luc Dardenne

Titolo originale: Le jeune Ahmed
Nazionalità: Belgio, Francia
Anno di uscita: 2019
Genere: drammatico
Durata: 90′

TRAILER
Imdb

Cast (Attori principali)
Idir Ben Addi (Ahmed), Claire Bodson (la mamma di Ahmed), Olivier Bonnaud (l’educatore), Myriem Akheddiou (Inès), Othmane Moumen (l’Imam Youssouf), Victoria Bluck (Louise), Laurent Caron (Mathieu), Amine Hamidou (Rachid), Yassine Tarsimi (Abdel), Cara Lassman (Yasmine), Madeleine Baudot (l’educatrice), Marc Zinga (il giudice), Eva Zingaro-Meyer (la psicologa)

Cast Tecnico
Soggetto e sceneggiatura:
Jean-Pierre & Luc Dardenne; Fotografia: Benoît Dervaux; Montaggio: Marie-Hélène Dozo, Tristan Meunier; Scenografia: Igor Gabriel; Costumi: Maira Ramedhan Levi; Trucco: Catherine Tilmant; Suono: Jean-Pierre Duret, Julien Sicart (presa diretta), Valène Leroy (sound editor); Produzione: Jean-Pierre & Luc Dardenne, Denis Freyd per Les Films du Fleuve, Archipel 35, France 2 Cinéma, Proximus, RTBF; Produttore esecutivo: Delphine Tomson

Distribuzione Italiana: BIM
Data di uscita: 31 ottobre 2019

Intreccio e personaggi

Ahmed (protagonista) ha 13 anni e vive in Belgio. La sua fede musulmana è ferrea, tanto da leggere con scrupolosità il Corano e seguire le indicazioni dell’Imam Youssouf, che dell’Islam ha però una visione rigida, contigua alle posizioni più radicali. Quando infatti Ahmed lo informa dell’intenzione della propria professoressa Madame Inès (antagonista) – che intende utilizzare canzoni moderne per far ampliare il suo vocabolario della lingua araba, -, la condanna duramente. Facendo intendere al ragazzo che sotto alla blasfema proposta della donna c’è la volontà di minare la loro antica cultura attraverso l’omologazione della lingua. Ahmed tuttavia interpreta la severa condanna dell’uomo come un invito alla Jihad e decide di armarsi di coltello per colpire l’insegnante a morte (azione complicante). L’agguato tuttavia non va a buon fine e Ahmed fugge dall’Imam, che però lo convince di aver sovrinterpretato il suo pensiero invitandolo a presentarsi alla polizia. Condannato al riformatorio, Ahmed inizia un percorso di recupero in cui viene affiancato da un tutor e destinato a una fattoria per un lavoro socialmente utile. Qui conosce la coetanea Louise che, invaghitasi di lui, lo spinge a baciarla. Ahmed rimane scosso dall’inaspettata esperienza e così la invita a diventare musulmana per poterla sposare. Ricevuto il rifiuto da Louise, decide di fuggire per tornare al suo originario obiettivo (oggetto del desiderio). Raggiunge così la casa di Inès con le intenzioni di colpirla nuovamente.

Temi

Il radicalismo islamico è il motore della narrazione e il nucleo tematico intorno al quale si sviluppano anche gli altri motivi attraverso i quali la vicenda è strutturata. Il primo dei quali riguarda l’ambiguità che connota le molteplici interpretazioni di cui è oggetto il Corano e dunque, più estensivamente, tutto ciò che comporta l’impropria esegesi di un testo. Non meno importante è poi la relazione tra il mondo degli adulti e quello degli adolescenti, tema centrale nella filmografia dei Dardenne che qui viene rappresentato attraverso la manipolazione che i primi talvolta mettono in atto sui secondi. Esemplare è in tal senso il nocivo rapporto tra Ahmed e l’Imam, che da una parte determina la dissennata azione del ragazzo nei confronti della propria professoressa, dall’altra produce sia il suo progressivo allontanamento dagli altri adulti (la madre, il tutor), sia la distanza dai propri fratelli e coetanei (Louise). Come già nei titoli precedenti della loro filmografia infine, anche Ahmed è un protagonista mosso da un’ossessione. Le sue azioni sono infatti totalmente determinate da una fissazione che gli impedisce di confrontarsi con un’idea o una posizione differente dalla propria.

Linguaggio

Quello dei fratelli Dardenne è uno stile riconoscibile, iscritto in una cornice realistica e profondo debitore di quell’estetica del pedinamento promossa da Cesare Zavattini in ambito neorealistico. Uno stile nel quale il confine tra Persona e Personaggio è labile se non inconsistente, dal quale sono esclusi interventi extradiegetici (suoni, musica) e incentrato su una camera dinamica, pronta a seguire i movimenti del/dei protagonista/i per restituirne i movimenti interiori e gli spostamenti esistenziali. È così anche per Ahmed, il cui itinerario esistenziale è raccontato nella sua interezza (non ci sono infatti sequenze in cui il ragazzo non sia presente) e come sempre da un punto di vista contiguo e quasi sempre a media distanza. Tuttavia qui la camera non arriva mai a sposare il punto di vista del ragazzo, come evidenzia la scelta di non ricorrere mai a inquadrature soggettive che ne identificherebbero la (discutibile) prospettiva. Tale scelta permette così di raccontare il percorso del ragazzo senza giudicarlo, semplicemente mostrandolo nelle sue contraddizioni e delegando in tal modo il compito di farlo allo spettatore.

Scheda didattica redatta da FRANCESCO CRISPINO

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