Close (2022)

Regia: Lukas Dhont

Titolo originale: nd
Nazionalità: Belgio, Francia, Paesi Bassi
Anno di uscita: 2022
Genere: drammatico
Durata: 104’ 

Fasce età consigliate:

–  11 -13

–  14 -16

– 16+

TRAILER

SCHEDA IMBD

Cast Artistico: Eden Dambrine, Gustav De Waele, Émilie Dequenne, Léa Drucker, Kevin Janssens

Sceneggiatura: Lukas Dhont, Angelo Tijssens Cinematografia: Frank van den Eeden Musica: Valentin Hadjadj Montaggio: Alain Dessauvage Produttore: Michiel Dhont, Dirk Impens

Produzione: Menuet, Diaphana Films, Topkapi Films, Versus Prod., VTMRTBF

Distribuzione Italiana: Lucky Red
Data di uscita: 4 gennaio 2023 (cinema)

Sinossi

Léo e Rémi sono amici indivisibili, praticamente vivono in simbiosi, passando insieme tutto il tempo libero, condividendo le lunghe giornate estive e spesso anche le notti. Si vogliono bene, si cercano, si abbracciano, ridono e giocano senza sosta. Entrambi dodicenni, Léo e Rémi con l’arrivo della nuova stagione diventano anche compagni di classe. Tuttavia il loro legame attira l’attenzione di alcune ragazze: la loro curiosità, una semplice domanda, è destinata a modificare in maniera imprevedibile e drammatica il loro rapporto.

Temi

Amicizia, intimità, perdita sono i principali temi intorno ai quali si sviluppa il secondo lungometraggio di Lukas Dhont che, mettendo in scena una vicenda in parte autobiografica, prosegue qui il proprio personale discorso sulla queerness già brillantemente affrontato nel film d’esordio (Girl, 2018). Tre aspetti ben incastonati in un racconto che utilizza il complesso passaggio all’adolescenza per articolare un profondo discorso sull’inevitabile attrito tra dimensione familiare e dimensione sociale che si sviluppa durante la pubertà, sugli effetti del necessario riconoscimento da parte del gruppo di cui si entra a far parte e di conseguenza sull’identità stessa, sulla sua genesi e sul suo tellurico movimento interno. Un’opera che intende (far) riflettere sulla complessa fase di formazione identitaria, caratterizzata dalle tante domande di chi si trova ad affrontarla, ma anche sulla vulnerabilità di un’età in cui è ancora labile quanto indistinguibile il confine tra amicizia e amore. 

Linguaggio

Costruito su una circolarità narrativa funzionale sia al genere al quale è iscritto (il coming of age), sia al discorso operato dal film — che infatti si apre e si chiude nel medesimo luogo e con la stessa azione del giovane protagonista —, e diviso in due parti scandite da un rimarchevole utilizzo dello schermo nero, Close sceglie di raccontare il complesso passaggio all’adolescenza di Leo adottando uno sguardo prossimo e antropomorfico nel quale si riflettono l’”estetica del pedinamento” teorizzata da Cesare Zavattini così come le sue moderne applicazioni — soprattutto quelle prodotte dal cinema dei fratelli Dardenne, qui esplicitamente rievocato attraverso la partecipazione di Émilie Dequenne (protagonista del loro Rosetta, 1999). Quella di Dhont è dunque un’osservazione partecipata, declinata attraverso una macchina da presa vicina e alla stessa altezza del giovane protagonista per l’intera durata del film, così da restituirne gli umori, le fragilità e le paure. Una dimensione intima raccontata attraverso gesti, incertezze, non-detti che il regista belga approfondisce attraverso un sapiente utilizzo delle ellissi e dei tempi della narrazione, scegliendo di soffermarsi su particolari o dettagli altrimenti impercettibili per rilevarne l’importanza e la gravità. Non meno importanti sono la fotografia e suoi contrastanti cromatismi (con una prima parte vivace e satura cui fa da contraltare la seconda livida e fredda) e un brillante montaggio, capace di dare uguale importanza alle azioni come alle reazioni, di inserire efficacemente particolari e dettagli rivelatori, ma soprattutto di ampliare il senso dell’opera attraverso la messa in relazione di rapporti altrimenti indistinguibili, tra un personaggio e l’altro così come tra i protagonisti e il contesto dal quale sono abitati — esemplare in tal senso è la sequenza che mette in relazione gli spazi aperti e quieti della campagna in cui giocano i due ragazzi con quelli popolati e rumorosi della scuola in cui si ritrovano.

Scheda didattica redatta da FRANCESCO CRISPINO

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